Con :
I signori:
La signorina golosa- Chiara Mattioli (soprano)
La signorina inappetente- Cristina Fedrizzi (contralto)
Il signore galante- Massimo Cosmelli (tenore)
Il pianista innamorato- Paolo Filidei
La servitù:
Il maggiordomo timido- Marco Pellegrini (basso)
Il garzone sciocco- Francesco Tognelli (tenore)
La cameriera piccante- Nadia Marino (soprano)
La cuoca (giuliva)- Gianna Deidda
A Bernard Loiseau
" il Mozart dei fornelli"
Cosa accomuna un piatto dalta cucina alla musica di Mozart? Leggerezza, grazia, armonia, un po di zucchero e un pizzico di sale.
Se Mozart è seduzione, sensualità, dono gratuito e cura, gioco e scherzo, gioia e dolore del vivere, risata ironica e sorriso degli dei, tutto questo è anche "lAmour flambé", il piatto misterioso attorno al quale ruota lo spettacolo e le vicende dei personaggi in scena
Quattro giovani si incontrano in una casa per cantare insieme tra un pianoforte e una tavola apparecchiata La musica, come accade, diventa luogo e pretesto per le schermaglie amorose, con civetterie, litigi e giochi di seduzione che si intrecciano fra loro e la servitù.
Il pianista fa locchio di triglia alla bella signorina golosa che addenta indifferente unala di pernice come nei più bei sogni di Brillat Savarin. Il maggiordomo medita sui problemi di una corretta apparecchiatura, turbato dal fascino ambiguo della signorina inappetente che nella migliore tradizione mozartiana fa di tutto per confonderlo travestendosi da uomo alla prima occasione.
Una camerierina tutto pepe ronza attorno al garzone di cucina che sbuccia piselli (o pela patate, a seconda della stagione) in un cantuccio, a sua volta insidiata dal signore galante che svolazza cantando e mangiucchiando di fiore in fiore.
E in un angolo, al suo tavolo da lavoro, fra pentole, strumenti e fuochi, profumi di cucina e riverberi alla Vermeer, la cuoca di casa osserva e racconta tutto questo con un sorriso divertito e intanto prepara "lAmour flambé".
E il pubblico? Si gode questo concerto di sensi e sentimenti: ascolta la musica, annusa il profumo del cibo, e assaggiando "l Amour flambé" esclama : "Che grazia di dio!"
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